venerdì 12 giugno 2015

Togliere il pannolino: quando, per quanto tempo, come!?

E anche quest'anno sta per arrivare l'estate e se il nostro bimbo ha quasi tre anni o li ha compiuti da poco è il momento di cimentarsi nell'avventura del "togliere il pannolino"!

Quando?
Meglio aspettare il compimento dei 18 mesi, sia per maturità fisica (saper salire e scendere le scale con più sicurezza, verbalizzare, riconoscere gli stimoli di vescica e intestino...) sia per la maturità emotiva e psicologica (accettazione della responsabilità dell'essere puliti, imitazione dei grandi...)

Per quanto tempo?
Quanto impiegheremo a togliere il pannolino al nostro bimbo? Non si può dare un'unica risposta, dipende da tanti fattori differenti. Normalmente nel giro di una o due settimane si acquisisce il controllo diurno mentre è di solito (ma non sempre) necessario un tempo più ampio per il controllo notturno (che si può rimandare anche di 2-3 mesi rispetto al precedente)
Al di là di tutte le nostre ansie e di tutte le scadenze ("Alla materna il pannolino non lo vogliono più!") è necessario seguire il tempo dei nostri bimbi. Meglio un bimbo col pannolino (felice) all'inizio della materna che un bimbo alle elementari (abbattuto) in preda alla regressione...

Come?
Questa è "la domandona" e anche qui non ci sono ricette uguali per tutti.
Sicuramente le parole-chiave che valgono per tutti sono CALMA, COINVOLGIMENTO, IRONIA, FIDUCIA.
Abituando il bimbo alla pulizia e al riconoscimento dei propri bisogni dando l'esempio noi stessi, rendendo il bagno un ambiente piacevole e accogliente, gratificando il nostro bimbo non solo per i risultati che ottiene ma anche per l'impegno che ci mette nonostante gli "incidenti di percorso".

E, come sempre, io credo che anche la musica possa aiutare...
Ecco qua una canzoncina pronta per l'uso che ho trovato su YouTube.

Ne ho creato una anch'io...
Presto con l'aiuto della tecnologia la troverete sul mio BLOG su MAMMEONLINE.NET


sabato 31 gennaio 2015

Stanotte mentre ti allatterò...

Stanotte mentre ti allatterò, mio cucciolo Nicola, voglio godermi ogni attimo
di quel silenzio, di quell'empatia, di quello scambio.
Il mio latte e il tuo amore.
Io mamma, tu figlio.

La fatica la voglio mettere tra parentesi, stanotte.
Voglio assaporare l'unicità di quel nutrimento,
osservare ogni movimento della tua piccola bocca affamata,
e ammirare i tuoi occhi sognanti. 

Stanotte mentre ti allatterò voglio ripensare a quando sei nato:
un attimo prima esclamavo "Non ce la faccio, ho paura..."
e un attimo dopo confessavo: "Sono tanto felice".

Stanotte quando ti sveglierai non voglio nemmeno guardare l'orologio,
non voglio chiedermi se sono già passate tre ore o se ti sei svegliato prima del dovuto.

Voglio godermi il fatto che ci sei e mi cerchi, non importa a che ora.

Le ore di sonno le recupererò in futuro, forse.
Questi attimi di amore e latte invece sono unici
e, stanotte, li afferrerò con tutta me stessa
per poi custodirli per sempre nell'intimo del mio cuore.