Ci casco anch'io...
Parlo dell'imminente "royal baby" e di Kate Middleton che a breve partorirà.
Perché da brava italiana sono un po' esterofila e questa Kate mi fa simpatia, con i suoi abiti "low-cost", la sua faccia da brava ragazza e qualche "scheletro" adolescenziale. E mi piace che, dopo il parto, progetti di starsene un po' con la propria mamma, rompendo con gli schemi monarchici e pensando al proprio delicato periodo del "post-partum".
Maschio o femmina non si sa, o meglio sembra sia trapelato che sia maschio e il nome più probabile è George (come mio figlio, Giorgio). Di sicuro la vita di Kate verrà rivoluzionata, come quella di tutte le altre mamme.
Io le auguro di cambiare tanti pannolini e di alzarsi tante notti per allattare.
Le auguro di non farsi sostituire da nessuna balia nelle attività più faticose.
Le auguro, anche letteralmente, di "sporcarsi le mani" come tutte le mamme del mondo.
La invito a farsi aiutare, se può, perché fa bene a tutte,
anche alle mamme più orgogliose come me.
Ma spero per lei che sia mamma fino in fondo,
che non le vengano alleggeriti né il dolore del parto né la fatica della crescita.
Solo così anche il suo bimbo si sentirà bimbo come tutti gli altri.
Solo se la sua mamma si troverà a parlare con le amiche di quante volte lo ha allattato,
e di quante volte ha fatto la cacca (e di che colore e consistenza!!!), e di quanto è tenero ma birichino.
E papà William potrà anche partire in trasferta per lavoro,
di tanto in tanto, ma spero per loro che sia sempre più papà che principe.
Ogni mamma sa quello che deve fare.
L'importante è non farsi troppo condizionare, specie se la suocera è una carismatica Regina.
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