domenica 25 settembre 2016

Inserimento all'asilo: se il bimbo piange... si può provare con la musica!

L'inserimento all'asilo (che sia nido o scuola dell'infanzia) rappresenta un momento delicato per il bimbo e per i suoi genitori. Spesso il bimbo piange, soprattutto al momento del distacco.
Dipende da tanti fattori, in ogni caso il pianto è segno di un disagio per così dire "fisiologico".

Il bimbo vede messo alla prova il suo "attaccamento", più o meno sicuro.
Deve acquisire fiducia nell'ambiente esterno e nella propria capacità di farcela senza l'adulto di riferimento, di solito la mamma.

La musica può aiutare, nel rinforzare questa capacità.

Ecco alcuni consigli:

- individuare una "musica dell'arrivederci" da utilizzare sempre quando l'adulto si allontana dal bimbo per un po' di tempo (anche solo per andare a fare la spesa, ad esempio) e quando lo ritrova. Ideale che si tratti di una musica allegra, che aiuti a gestire il momento con il sorriso;

- utilizzare un campanellino da lasciare al bimbo quando la mamma se ne va, perché lo suoni per ricordarsi che la mamma pensa a lui. Lo stesso campanellino può tenerlo anche la mamma, dicendo al bimbo che spesso lo suonerà pensando a lui;  

- creare insieme al bimbo una filastrocca musicale o una canzoncina che abbia per tema l'andare all'asilo, salutare la mamma, divertirsi con maestre e bimbi e ritrovare la mamma.

Sono solo alcune idee musicali per incorniciare con un po' di serenità un momento cruciale per la famiglia, da ricordare insieme in futuro, guardando le foto di un album o riascoltando la propria canzone.

lunedì 11 gennaio 2016

I bambini e la tecnologia

Si dice che oggi i bimbi nascano "digitali": lo si vede da come riescono a maneggiare con padronanza un iPhone, un iPad, un cellulare di ultima generazione, quasi meglio del loro cucchiaino preferito.

Il punto è capire quanto sia fruttuoso lasciarli liberi, fin dalla più tenera età, di esplorare le nuove tecnologie?
No, il punto è a mio parere interrogarsi per capire se siamo in grado - come genitori, nonni, persone che si prendono cura dei bimbi - di garantire ai bimbi la ricchezza di stimoli, più o meno tradizionali essi siano.

Lasciare ai bimbi il gusto delle pagine da sfogliare e la passione per lo schermo da scrollare, insegnare ai bimbi coi gessetti e con la LIM, far loro tenere in mano la penna e il pc.

E magari si scoprirà la geografia divertendosi, con una APP per iPad, come abbiamo provato a fare qualche anno fa con alcuni colleghi del Gruppo Maggioli e la fiaba "Agapao in viaggio con la conchiglia".

mercoledì 6 gennaio 2016

Caro papà...

...E' da tempo che manco dal mio blog.

Ci ritorno per scrivere a te, caro papà, anche se non eri amante della visibilità, e dire che di avventure memorabili tante ne avresti potute raccontare, con il tuo mestiere speciale e il tuo carattere generoso.

Nel periodo delle feste è facile pensare a chi non c'è più:
tanta è la frenesia, tante le luci, tanto il clamore delle melodie
quanta la nostalgia, quanto il dolore, quanto il silenzio dell'assenza.

Eri la nostra roccia e vorrei che tu lo fossi ancora.
Non è attraverso l'accettazione della tua sofferenza che potrò farmi forza:
ti ho amato troppo per accettare che ti sia toccato sopportarla.

Potrò farmi forza sentendo che in qualche forma ci sei ancora,
che quando i miei bimbi attendono Babbo Natale tu veda la loro gioia,
che quando si brinda al nuovo anno tu da Lassù benedica il nostro futuro.

Perché non può finire tutto così,
perché la tua protezione mi avvolge ancora
come fossi ancora la tua bambina che ha bisogno di cure.

Scusami se ti ho scritto pubblicamente, caro papà.
Forse però non mi rimprovererai: mi hai sempre detto
che secondo te "avrei dovuto scrivere" e oggi scrivo di te
che sei ogni giorno fonte di ispirazione per me e la mia famiglia.

Caro papà, stammi vicino sempre.